E' una presentazione che fa piangere molti, ma non vi abbattete! Nonostante la solita lentezza burocratica, dei fantastici ricercatori stanno iniziando a comprendere il nesso tra un retrovirus chiamato XMRV e la CFS, e a breve ci saranno degli sviluppi interessanti. Visitate il sito della Whittemore Petersen Institute, che si trova in Nevada (USA) e che ha sviluppato delle partnership molto produttive con grandi centri di ricerca europei, se avete bisogno di crederci. Io ci vado spesso e non passa una settimana senza che vi pubblicano nuove interessanti novità. Se non capite l'inglese, non esitate a scrivermi per una traduzione gratuita del materiale.
Nel frattempo, se avete ricevuto una diagnosi e vi sentite come se vi avessero dato una sentenza di morte, abbiate fiducia. Vivere con la CFS non solo si deve e si può fare, ma ci sono tanti accorgimenti ed "escamotages" che una persona può adottare per ottenere dei buoni progressi...Tra i più importanti, ebbene sì, bisogna conquistare la malattia con la mente. ATTENZIONE: Non si tratta assolutamente di una malattia psicosomatica! Tuttavia bisogna a tutti costi evitare la depressione che questa condizione, come tante altre, si porta dietro come un grigio strascico, e combatterla con tutte le armi che abbiamo. Per tutte le informazioni "tecniche" sulla malattia in italiano, vi consiglio vivamente il sito di CFSItalia.
Avete domande, commenti, o semplici curiosità? Scrivetemi !
Se siete amici o parenti di un malato di CFS, ecco alcuni consigli che risultano dalla mia esperienza personale:
Credere nella malattia
- Vi sembrerà strano, ma molti parenti e amici non credono ai sintomi della CFS riportati da un loro caro.
- E’ una malattia largamente incompresa dalla comunità medica e scientifica, perciò la vostra incomprensione è normale.
- E’ tuttavia fondamentale che comprendiate una cosa: un vostro caro sta male e ha bisogno di voi.
- Nessuno vi chiede di diventare medici, ma informarsi è importante:
- Centri di Diagnosi in Italia:
Quando vi sarete informati sulla malattia, ascoltate attentamente il vostro caro e cercate di capire:
- Quali sono i suoi disturbi specifici (ogni malato è diverso dall’altro).
- Cosa riesce a fare e cosa no.
- Prendete nota delle azioni che peggiorano o che migliorano i sintomi.
- Nel percorso diagnostico: tante malattie hanno sintomi che assomigliano alla CFS, è importante escludere tutte queste patologie e il vostro caro avrà molta paura. Avrà bisogno di voi.
- Nella diagnosi: Ricevere una diagnosi di CFS è un colpo duro, da non sottovalutare. Ricordate sempre al vostro caro che ci sono delle reali possibilità di miglioramento.
- Nella vita quotidiana: Qualunque malattia, in assenza del dovuto riposo e assistenza, non può che peggiorare.
- Nelle cure: Importante sostenere ogni iniziativa di cura prescritta dal medico con entusiasmo, ma anche prepararsi al fatto che le terapie a disposizione non sempre risolvono i sintomi. E’ un percorso duro, spesso fatto di delusione, e voi sarete responsabili per tirare su il morale.