Uffaaaaa!!!! Come si dice a Roma, me la sono letteralmente tirata da sola. Mi sono svegliata con mal di gola, mal d'orecchio, occhi rossi e lacrimosi, ghiandole gonfie e non ho avuto altra scelta: mi sono rimessa a prendere antibiotici. Sono uno straccio, mi sento come in un'altra dimensione, quasi totalmente sconnessa dalla realtà. Mi sento la febbre, ma il termometro non è d'accordo e mi da 35,7 (boh!), dolori influenzali e una spossatezza incredibile. E qui la questione che mi assale di più è l'eterno dubbio su dove finisce il solito malanno di stagione e dove comincia l'influenza della CFS. Non ho la più pallida idea ma una cosa certa è che uscire di casa per fare un massaggio è semplicemente impossibile, e penso che Tito dovrà attendere a casa di mia madre per almeno un'altra settimana. La colpa è solo mia e non me la posso prendere con nessun'altro. Non è che mi pento veramente per essere uscita a Capodanno, ma ho questo senso di preallarme: ricaduta imminente, correre ai ripari.
Mi ricordo com'è stato facile per la CFS prendermi la prima volta. Ero deboluccia ed ero uscita da poco da un'influenza apparentemente di poco conto. Mi chiedo se la bestia vorrà approfittare della situazione per ristabilirsi e riprendere posizione e mi rendo conto di aver abbassato un pò troppo la guardia.
Basta stupide lacrime da coccodrillo, concentriamoci sulle buone notizie. Oggi delle mie care amiche - Tiziana Scotti e Lori Goracci - hanno lanciato in rete uno spot ideato e girato da loro e un regista bravissimo - Alessandro Carlevaro - che è entrato nel concorso pubblicità progresso del Ministero della Salute per le Malattie Rare. La speranza è che questa pubblicità vinca il concorso e nel frattempo tocca a noi rendere questa pubblicità "virale" diffondendolo il più possibile in rete per aumentare i consensi. Come sempre, mi affido a voi. Diffondete, condividete, e inviate questo link a tutti i vostri amici. Non vi succederà nulla se non lo fate (non è mica una catena di S. Antonio) ma se lo fate saprete di contribuire a qualcosa di grande, e in fondo non vi costa nulla.
E' la ricetta femminile che cura quasi tutti i mali del mondo, ma purtroppo non tutti, anche se internet mi dà una mano per togliermi qualche sfizio ogni tanto e un vestito nuovo mi fa ancora sorridere. Se non hai mai sentito parlare della stanchezza cronica o se sei una veterana come me e vuoi condividere anche la tua esperienza diretta sull'argomento, cerchiamo insieme la verità all'insegna della leggerezza e la femminilità senza aver paura di sembrare superficiali.
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martedì 4 gennaio 2011
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