"The blues are because you're getting fat and maybe it's been raining too long, you're just sad that's all. The mean reds are horrible. Suddenly you're afraid and you don't know what you're afraid of."
Oggi cito il film "Colazione da Tiffany". Faccio la traduttrice di mestiere, è vero, ma non c'è cosa che odio di più di vedere una frase (così bella, così vera, detta così bene) rovinata per questioni di battuta e sincronia. La versione originale mi calza a pennello e francamente ho cercato la traduzione in italiano ma non si trova su internet. Vi dovrete accontentare di un'interpretazione spicciola per oggi, o, ancora meglio, cercatemela voi!
Capita a tutti di avere giornate no, periodi più stressanti di altri, quando la bilancia non ti è amica o le cose vanno male con il partner o in ufficio, o quando piove troppo...ecco, quelli sono i "blues": ti senti triste, ecco tutto.
Poi ci sono i "reds", che si prestano anche alla traduzione "giornate rosse", ma si cadrebbe nell'equivoco di pensare alla sindrome premestruale (quella sì che è una "sindrome") e vi assicuro che non è qui che vado a parare. Sono giornate semplicemente difficili da vivere, quando si vive nella paura di una cosa indefinibile, impalpabile, quanto tutto sembra tinto di rosso come la scena della doccia di Psycho.
Rimane il fatto che la vita è tempestata di blues, che si risolvono in un piantarello liberatorio, ma i reds, quelle poche volte che capitano, s'impadronano del tuo corpo. Ora che ci penso: Quale metafora migliore per la CFS (i reds), paragonata alla stanchezza (i blues)?
Comunque non è neanche qui che voglio arrivare...esistono degli ostacoli che ho incontrato per la mia strada e che ho abbattuto, passandoci sopra con il rullo compressore, ma quando arrivano giornate così, con nessun ostacolo evidente ma con un senso di pericolo immediato d'incidente, cerco la deviazione più vicina: la sede più vicina di Tiffany è a kilometri da qui, ma un giretto online vi giuro che ha lo stesso effetto, con il valore aggiunto che ci puoi andare a colazione, pranzo e cena: penso proprio che Holly volesse consegnarci la chiave per la pace, quantomeno quella mentale... mi è quasi passato il mal di testa..
E' la ricetta femminile che cura quasi tutti i mali del mondo, ma purtroppo non tutti, anche se internet mi dà una mano per togliermi qualche sfizio ogni tanto e un vestito nuovo mi fa ancora sorridere. Se non hai mai sentito parlare della stanchezza cronica o se sei una veterana come me e vuoi condividere anche la tua esperienza diretta sull'argomento, cerchiamo insieme la verità all'insegna della leggerezza e la femminilità senza aver paura di sembrare superficiali.
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martedì 7 settembre 2010
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