Buongiorno,
anche se è quasi mezzogiorno ;). Abbiate pazienza perché prima di quest'ora non è proprio possibile connettere, specialmente quando hai dovuto abbandonare il caffé. Ultimamente ho avuto degli episodi inquietanti di tachicardia. Non so bene perché, forse sarà un nuovo sintomo della CFS, o sarà dovuto al mio precedente rapporto morboso con la moka. In ogni caso, è dura risvegliarsi senza, specialmente se il riposo notturno non ci ricarica a dovere.
Immaginate il corpo umano come una batteria ecologica, una di quelle pile ricaricabili al litio tipo quelle del cellulare o il laptop. Ognuno di noi, in questa società specialmente, va avanti per inerzia. Ci si alza presto la mattina, e nello spazio di poco più di mezz’ora, una donna normale non solo ha già messo su il caffè, si è fatta la doccia, si è vestita, truccata e nel frattempo ha fatto alzare, lavare e mangiare eventuali figli, mariti, animali domestici ecc. Si mette in macchina/autobus/treno/metro e a poco meno di un’ora e mezza/due ore dal risveglio è in ufficio/dietro al banco frutta/al cantiere o se non lavora sta al supermercato/parrucchiere/a casa a sbrigare le faccende domestiche. Questa donna non si accorge delle energie che sta spendendo e, dopotutto, perché dovrebbe? Questa donna non sa che mentre dormiva le sue pile si stavano caricando con l’energia che aveva consumato a cena, le sue cellule si sono ri-ossigenate e il suo sistema immunitario si è riassestato. La sua pila non ha perso neanche una tacca in queste prime ore del mattino, e ha molta energia da consumare prima che arrivi la sera.
Ora immaginate un cellulare/pc portatile vecchio. La batteria è vecchia e si scarica in continuazione, che tanto vale girare con il caricatore sempre in borsa perché l’autonomia dura massimo una o due ore, dipende da come gli gira e quanto lo usate. Eccoci arrivate alle donne (ma anche uomini) con la CFS/ME. Immaginate che c’è un virus criptatissimo che insidia il sistema e va dritto dritto alla sorgente dell’energia e si mette lì a ciucciare. Cosicché, io mi alzo con senso di torpore di chi ha passato la notte in aeroporto. E’ vero, ho dormito, ma in qualche modo il contatto con la batteria è difettoso e non si è caricata per benino durante la notte. Nella mia testa è come se lampeggiasse la sigla luminosa in basso a destra vicino al simbolo della batteria: AUTONOMIA RESIDUA 10%. Ci sono dei giorni in cui va meglio, giorni che va peggio, oggi diciamo che sto a 40%. In ogni caso il caffè diciamo che mi dava l’illusione di un’autonomia residua leggermente più alta, ora sto imparando a fare senza....uffaaaaa!!!
Vi saluto che Ale è al lavoro e Tito sta tenendo le zampe incrociate per non farla dentro casa...urge portarlo fuori, ariuffaaa!!!
E' la ricetta femminile che cura quasi tutti i mali del mondo, ma purtroppo non tutti, anche se internet mi dà una mano per togliermi qualche sfizio ogni tanto e un vestito nuovo mi fa ancora sorridere. Se non hai mai sentito parlare della stanchezza cronica o se sei una veterana come me e vuoi condividere anche la tua esperienza diretta sull'argomento, cerchiamo insieme la verità all'insegna della leggerezza e la femminilità senza aver paura di sembrare superficiali.
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lunedì 23 agosto 2010
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