lunedì 6 settembre 2010

Manifestazione 1° Ottobre

Ebbene sì, sono tornata vittoriosa dalla Questura di Roma con un foglio timbrato e autorizzato in mano. Per l'intera pratica ci vogliono solo una trentina di minuti...per arrivarci è tutta un'altra cosa...purtroppo. Alessandro si affrettava per andare al lavoro al bar, e io non ero pienamente sicura di avere le forze necessarie per affrontare il mio impegno. Studiando la cartina sul Tuttocittà, e con le piantine del servizio di trasporti alla mano, Sabato mattina stavo per rinunciare all'idea di poter avvicinarmi al centro quel pomeriggio e avevo seri dubbi sulle mie alternative. La macchina l'avrei dovuta parcheggiare a kilometri di distanza dalla Questura, poi avrei dovuto aspettare sotto il sole cocente un autobus, poi avrei dovuto fare un pezzo a piedi, e francamente l'idea mi terrorizzava. Niente paura, mi squilla il telefono ed è il mio amico Giorgio (già menzionato in altri articoli per le sue capacità culinarie). Giorgio quel pomeriggio era libero e si è gentilmente offerto di accompagnarmi in scooter fino al portone della Questura, quindi senza di lui non penso che questa manifestazione si sarebbe organizzata così facilmente.

Le conseguenze sul fisico di un viaggio in scooter sono trascurabili rispetto a quelle della suddetta trafila tra mezzo privato e pubblico, ma comunque devo dire che hanno lasciato il segno: mal di schiena, male al collo e male alle mani. Sono una grande fifona e in scooter mi ritrovo sempre ad aggrapparmi esageratamente alle maniglie per salvarmi la vita, anche se si viaggiava solamente a 40/50 all'ora, e purtroppo metto tutto il corpo in tensione, con tutte le conseguenze del caso. Ansia da scooter a parte, il viaggio verso il centro mi ha messa di ottimo umore: vedevo quelle vie che ricordavo solo in lontanza, notavo quanti negozi si erano spostati e avevano cambiato gestione, e osservavo le meraviglie architettoniche della mia città con un occhio quasi da turista.

Arrivata finalmente al portone, presento gli agenti con la carta d'identità e vengo scortata al piano di sopra (meno male che c'erano gli ascensori) per il colloquio con l'ufficio del gabinetto. Dicono di me: abbiamo portato una promotrice. Inaspettatamente inorgoglita da questo nuovo titolo, mi accingo a spiegare la mia causa e la necessità di avere un posto facilmente raggiungibile nelle vicinanze del Ministero della Salute, aspettandomi un interrogatorio di 4° Grado. Nulla di tutto ciò: mi viene dato un foglio, che compilo con le mani tremanti, lasciando degli spazi vuoti in attesa di conferma da parte del commissariato locale. Dopo una ventina di minuti, le gentilissime signore che lavorano in quest'ufficio mi comunicano il consenso per Piazza Castellani, a Trastevere e confermano anche l'orario: dalle 14 alle 20. Timbrano il foglio, me ne rilasciano una copia, e vengo congedata.

A questo punto non mi resta che invitare chi mi legge a partecipare a quest'iniziativa, che si propone di ottenere il riconoscimento ufficiale della CFS (Sindrome della Stanchezza Cronica), FM (Fibromialgia), e MCS (Sensibilità Chimica Multipla) come malattie, degne di una dovuta assistenza sanitaria. L'evento è pubblicato su Facebook, grazie a Tiziana, e sarà promossa da tutto il gruppo, ma in particolar modo dalla sottoscritta e da Anna, affinché la stampa e i media accendano finalmente i riflettori su un dramma che fin'ora è stato convenientemente relegato alla sfera privata di chi ne soffre.

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