martedì 19 ottobre 2010

L'Inganno c'è, il trucco pure, ma funzionerà?

Ciao, non so se c'avete mai provato, ma io la butto lì come suggerimento....Avete presente quei giorni in cui mi sento con le energie sotto zero e le ossa mi fanno male tipo 80enne? Invece di croggiolarmi nel dolore e nel pentimento per chissà quale sforzo che ho fatto nei giorni precedenti, io a volte tento una finta. Non sempre mi riesce, ma provo a convincere la mia testa che non sto ferma a letto perché ci devo stare, ma perché voglio starci. Questo principio funziona abbastanza bene per la gente che mi osserva, ma convincere se stessi è un lavoro.

Il trucco è fingere che è l'ultima domenica delle vacanze e che mi voglio assolutamente riposare prima di tornare alla vita frenetica. Si capisce, le vacanze non ci sono state, non è domenica ma è martedì, la "vita frenetica" è quella del mio alter ego alla "Sliding Doors" : se io non mi fossi mai ammalata...e se avessi il fisico da Gwyneth Paltrow, insomma devo crearmi un'allucinazione. E' un esercizio difficile, ma che porta a tutta una serie di vantaggi se va a buon fine...Ad un tratto ti dimentichi dei problemi reali e riesci a focalizzare il pensiero sulle cose più frivole.

Innanzitutto bisogna creare il look: il pigiama più comodo che ho ma che un minimo mi dona (scelgo un bel colore, una canotta sexy ma non troppo stretta, boxer presi in prestito da Ale etc...casual ma con un certo allure). Per i capelli che non riesci a lavare tenere in scorta una bottiglietta di lacca può essere utile, e ora vi spiego il perché. Se si spruzza la lacca alle radici (notoriamente grasse dalle mie parti) e si lascia asciugare, basta un colpo di spazzola per regalarti una capigliatura dall'aspetto e dalla sensazione al tatto più pulita.
Tenere vicino al letto un bell'elastico o delle forcine per tirarli su è un'altra buona soluzione alternativa.

L'ambiente: in generale una malata dovrebbe sempre trovarsi in un ambiente comodo e accogliente, ma questo vale anche per una parte del corpo che non consideriamo molto (nonostante il proverbio) - ci dimentichiamo che anche l'occhio vuole la sua parte. Qui entrano in gioco i familiari e/o la tua volontà nei giorni migliori. L'ambiente deve essere pulito. Non intendo sterilizzato a mo di ospedale, e non intendo che vi dovete ridurre a casalinga disperata, ma la biancheria da letto non deve essere più vecchia di un paio di settimane (limite massimo assoluto), un vaso di fiori, un bel quadro è un bel rifugio per gli occhi stanchi e non sottovalutate gli effetti dell'ambiente in cui vi trovate per quei cari amici che ti passano a trovare..magari rimarranno più volentieri.

Le attività: dunque, il livello d'attività come sappiamo è variabile asseconda del paziente, ma anche asseconda dei giorni in cui un singolo paziente apre gli occhi (altrimenti non sarebbe divertente, no?). Quindi qui è importante stabilire la cosa di cui abbiamo più bisogno in quel determinato momento. Se è sonno, fingo di essere appena tornata dalla discoteca (anche se mi sono appena svegliata), mi rigiro e provo ad addormentarmi. Se non ci riesco, chiedo o mi faccio una tisana di tiglio e/o camomilla e per lo meno cerco di tenere gli occhi chiusi. C'è chi non è in grado di sopportare stimoli visivi ma trae divertimento dagli audio libri, per fortuna non è il mio caso e una bella lettura mi rimanda a dormire. Se il mio problema è l'astenia (chiamata ingannevolmente stanchezza) alzo il telefono per prenotare un massaggio per il pomeriggio (verso le 17.30, quando avrò accumulato abbastanza forze per andare). Se non è tanto il sonno ne la "stanchezza" quanto il dolore delle ossa e muscoli, mi alzo, faccio riempire la vasca da bagno e nel frattempo preparo i pasticconi di antidolorifico (tengo dei crackers sempre a portata di mano per poter mangiare prima di prenderli). Mentre preparo il bagno caldo mi dico "Oooh, è da un po che volevo farmi un bel bagno caldo, chissà quando avrò il tempo per farmene un altro" e preparo la pila di riviste di moda accanto alla vasca per avere qualcosa da leggere per distrarmi, il telefono magari per fare una chiacchierata con un'amica, luci basse, candele, l'idea è di creare una spa nel mio bagno.

Quando torno asciutta e un po meno sofferente dalla vasca, vicino al letto/divano, urge l'immediato accesso a:
  • acqua (bisogna ricordarsi che l'idratazione è fondamentale),
  • cibo (gli avanzi della cena della sera prima - cucino sempre abbondante per assicurare una scorta di viveri pronti da mettere nel micronde),
  • computer (nel mio caso da patita del web)

  • riviste

  • telecomandi,
  • telefono,
  • telefonino
Gli amici sono ben accetti, ma solo se mi sento in grado d'intrattenere una conversazione, altrimenti nego l'accesso al locale e mi chiudo in una specie di nuvoletta dove esisto solo io. Beh, non sono proprio io, ma la versione di me alla Greta Garbo ("voglio restare sola")....

Così sono sdraiata, ragionevolmente comoda, in ordine, e con tante cose rilassanti da fare: è quasi una Domenica, e quasi quasi lo faccio anche domani....

Voi cosa fate per passare le giornate quando state male? Suggeritemi le vostre "finte", scambiamoci le dritte per non pensarci....

4 commenti:

  1. idem come te: il pc non mi stanca per cui "lavoro" per un associazione di volontariato gestendo due siti, un blog e un forum. questo mi tiene impegnata parecchio. poi c'è facebook e un forum di mamme (ho 2 figli) dove chiacchiero. ho anche intrapreso da poco un gioco di ruolo online parecchio accattivante e sufficientemente complesso (ho la testa iperattiva). Per il resto, passo dal letto al divano col portatile, ho un amica carissima che quando può mi viene a trovare e nel pomeriggio sto con i miei figli. Nei periodi in cui sto meglio riesco anche ad andarli a prendere a scuola, sennò me li porta mia mamma. Facciamo i compiti, giochiamo, stiamo insieme. Cerco di non pensare a prima, a quando lavoravo fulltime, stavo prendendo la seconda laurea e mi gestivo i figli da sola. Ora è così. E' diverso. Ma posso trovare del bello anche in questo.

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  2. Grande China!! La mia ammirazione cresce ora che so che hai figli, un impegno per cui ammiro tutte le donne che ci riescono, ma in particolar modo se hanno la CFS. Mi piace il pensiero "Ora è così" "E' diverso", anche se l'"inganno" impone una modifica "Ho deciso che è così, è diverso, proprio come volevo". Sarà una piccola bugia bianca ma mi da una sensazione di controllo su queste montagne russe su cui viviamo.

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  3. I figli li ho fatti prima di ammalarmi ma li sto tirando su da malata e ce la si può fare (non saprei x gravidanza e parto ma perchè no?). Certo a loro chiedo più che a bimbi con mamma sana, ma poi alla fin fine vien bene pure che imparino ad essere autonomi velocemente, perchè si trovano bene nel mondo. Credo Vale che la fatica più grande potrebbe essere da quando hanno 4-5 mesi a quando hanno 3 anni. lì si che c'è bisogno di una grande mano fisica x via del peso che hanno e della poca autonomia anche in casa. Se comunque pensi di volerti avvicinare a questo discorso ti lascio il link di un bel sito di mamme e non ancora mamme che frequento. è un bel posto:)

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  4. a breve farò il test dei metalli pesanti tramite capello. lo hai fatto?

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Grazie per i vostri commenti.