Se avete letto il titolo di questo articolo e pensate che sia diventata pazza, non siete così lontani dalla verità ma al tempo stesso non potreste sbagliarvi più di così. Confusi? Procederò con l'illuminazione!
Mi sono svegliata presto stamattina (9.30) e il momento che ho alzato la testa dal cuscino ho provato una nausea che non provavo da un bel po, debole e dolorante. Mi sono arresa e per un'ora mi sono concentrata sulla TV mattutina e mi sono addormentata. Ore 11.00, mi sveglia la voce dei contendenti di Forum e cerco di convincere il mio stomaco, la testa, e le gambe che una passeggiata in salotto a recuperare il Malox non mi avrebbe uccisa. Lo recupero e torno a letto, mi riaddormento. Mi alzo, destata, finalmente, da una telefonata di una cliente che ha un'altro lavoro da darmi, oltre a quello che devo consegnare domani, da consegnare lunedì. Cerco la mia voce professionale, e rispondo sì, certo (a quanto pare tanto questo fine settimana dovrò stare comunque in casa). Alle 14.30 e mi faccio un the all'arancio e cannella (Twinings - l'ho comprato al supermercato d'impulso la settimana scorsa). Buono. Accendo il PC e contemplo il lavoro da fare, cercando di capire se mi conviene portare prima fuori Tito o farlo soffrire un altro po per approfittare di una sospensione della nausea per lavorare. Vince Tito (Alessandro è uscito presto per lavorare al bar). Lo porto fuori e la pioggia miracolosamente finisce ed esce il sole. Ottimo. Rientro e prendo posizione sul divano per lavorare. Non ho fame, ma cerco di mangiare uno yoghurt. Rimane giù. Ottimo. Non riesco a concentrarmi, e cerco di distrarmi chiacchierando con le mie amiche su Skype. Entrambe hanno problemi con gli uomini e io sono tutta orecchie perchè se ho l'occasione di non pensare alle possibili cause del mio stato fisico mi sento meno sfigata. Inventario delle possibili cause sono: Supermercato sabato scorso (una gita avventurosa, completa di carico e scarico macchina), pulizie lunedì (la donna non poteva venire e io mi sentivo bene, e gasata dal successone del supermercato), non vado a farmi massaggi da più di una settimana (Giordana, l'estetista, ha avuto problemi ai legamenti fino a martedì), martedì invece di andare a farmi un massaggio sono andata dal parrucchiere per farmi le meches (anno nuovo...torno bionda)..........Causa principe a cui mi sono aggrappata a fine giornata, che mi ha permessa di concentrarmi e finire il lavoro che dovevo consegnare domani: forse ho l'influenza intestinale...Speriamo, speriamo davvero.
Ora torno a letto, è tornato Ale e lui capisce esattamente come mi sento perchè ha lavorato in piedi dietro al bancone dalle 6.30 fino alle 21.30, e poi ha portato fuori Tito.
E' la ricetta femminile che cura quasi tutti i mali del mondo, ma purtroppo non tutti, anche se internet mi dà una mano per togliermi qualche sfizio ogni tanto e un vestito nuovo mi fa ancora sorridere. Se non hai mai sentito parlare della stanchezza cronica o se sei una veterana come me e vuoi condividere anche la tua esperienza diretta sull'argomento, cerchiamo insieme la verità all'insegna della leggerezza e la femminilità senza aver paura di sembrare superficiali.
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giovedì 20 gennaio 2011
martedì 28 dicembre 2010
Dall'altra parte delle feste
Sono sopravvissuta, o quasi, alla maratona di 3 giorni. Non so come, ma ci sono riuscita. Ieri ho passato la giornata a fare quello che ora ho ribattezzato il "poltrimento professionale", ossia rimanere in posizione orizzontale il più lungo possibile a vedere una puntata dietro l'altra di "Al passo con le Kardashian" (tv demenziale ma frivolosamente leggero) su E! Oggi non sarebbe andata molto diversamente se non avessi dovuto lavorare (sempre orizzontale s'intende). Le avvisaglie di cedimento sono arrivate la sera di Santo Stefano - giramenti di testa, sensazione di nausea, che io ho prontamente ignorato, sgranocchiando un Malox, annusando aceto e ciucciando grani di sale grosso, insieme alle insinuazioni di mia cognata che ero incinta. Magari!! A dirvi la verità ci stavo sperando pure io: tutto pur di credere che i giramenti di testa potessero essere attribuiti a qualcos'altro. Purtroppo (o per fortuna, chissà) non è così, e oggi mi ritrovo con la mia spossatezza, la madre di tutte le mestruazioni (scusate maschietti in ascolto, ma spero di poter attribuire un po di spossatezza a loro), e, come se non bastasse, mi è tornato il mal di gola contro la quale stavo combattendo con gli antibiotici, quindi, anche grazie al lavoro urgente da completare entro giovedì, l'appuntamento con il massaggio è saltato fino ad una data da stabilirsi. Questa gola si deve assolutamente calmare, e devo guadagnarmi la pagnotta prima di uscire a ricominciare la ristrutturazione corporale prima di Capodanno, ma anche (più importantemente) per cercare di non sentirmi più vecchia di quella che sono in tempo per il mio compleanno il 10 Gennaio (buon proposito per l'anno nuovo n.1).
Pensieri terrorizzanti a parte, oggi mi ha contattata una collega, nel doppio senso della parola. A quanto pare non sono l'unica traduttrice con la CFS! Una gentilissima mail mi è giunta da una persona che ha letto l'articolo su Tu Style, e che come me ha dovuto smettere di lavorare in piedi (lei faceva l'interprete - una professione che mi ha sempre affascinata e che ho avuto modo di svolgere solo per poche ore da quando sono malata). E' stato un incontro virtuale molto positivo e sicuramente una conoscenza da approfondire.
Voi come siete sopravvissuti alle feste? Come state recuperando?
Io penso che dopo tutto questo lavoro (ben 16 pagine completate in meno di 5 ore- si, sono brava!), mi sia meritata un po di recupero casalingo nella vasca...Ale torna tardi perchè va fuori a cena, quindi ho il governo assoluto sul telecomando e sugli avanzi che giacciono in frigo e ho intenzione di approfittarne.
Pensieri terrorizzanti a parte, oggi mi ha contattata una collega, nel doppio senso della parola. A quanto pare non sono l'unica traduttrice con la CFS! Una gentilissima mail mi è giunta da una persona che ha letto l'articolo su Tu Style, e che come me ha dovuto smettere di lavorare in piedi (lei faceva l'interprete - una professione che mi ha sempre affascinata e che ho avuto modo di svolgere solo per poche ore da quando sono malata). E' stato un incontro virtuale molto positivo e sicuramente una conoscenza da approfondire.
Voi come siete sopravvissuti alle feste? Come state recuperando?
Io penso che dopo tutto questo lavoro (ben 16 pagine completate in meno di 5 ore- si, sono brava!), mi sia meritata un po di recupero casalingo nella vasca...Ale torna tardi perchè va fuori a cena, quindi ho il governo assoluto sul telecomando e sugli avanzi che giacciono in frigo e ho intenzione di approfittarne.
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lunedì 18 ottobre 2010
La Religione Rivisitata
Oggi mio padre mi ha inviato una di quelle mail che manda sempre, con una presentazione allegata che ti strappa sempre un sorriso. Ne avevo bisogno: sono in lite con il mio commercialista per la più disastrosa dichiarazione di redditi della storia e sento che sto lavorando come una pazza per sopravvivere invece di costruirmi un futuro come tutte le ragazze (si, siamo ancora "ragazze" a trent'anni...non lo sapevate?) della mia età. La cosa peggiore e che non ho la forza (sia fisica che di volontà) di andare a spezzargli le gambe (figurativamente parlando ovviamente) di persona, anche se devo dire di saper ancora spaventare le persone per telefono - sentirli tremare mentre li tartasso con obiezioni e insulti dovutamente celati da un velo di cordialità e ironia mi da una certa soddisfazione....sono una persona cattiva, secondo voi? Comunque ho chiamato i rinforzi - sotto forma dei miei - per andarci a litigare di persona e staremo a vedere chi vince la battaglia... Intanto spero vi facciate due risate con questa presentazione che "aggiorna" un po' la Bibbia..in confronto sono un vero e proprio angelo..
giovedì 14 ottobre 2010
Voglio darmi una mossa
Sono giorni che sono fossilizzata dentro casa, una fiacca infinita e simpaticissimi dolori alle gambe e la schiena....ma ho dei bellissimi ricordi del mio fine settimana perciò non mi pento di aver raggiunto le riserve d'energia.
L'avevo già programmato a dirvi la verità, ed è per questo che ho mandato Tito in vacanza dai miei Sabato pomeriggio. Vedete, poco più di un mese fa avevo fatto un regalo ad Alessandro per il suo compleanno - un acquisto on line naturalmente - i biglietti per andare a vedere il suo idolo in concerto: Renato Zero in Piazza di Siena. Non ero proprio ai livelli desiderabili di forze quel giorno quindi il bastardissimus maximus l'ho mandato in campagna a respirare un po d'aria fresca, anche perchè Alessandro a partire da lunedì avrebbe fatto orario continuato al bar e sarei rimasta da sola a casa per tutto il giorno.
Sabato sera mi faccio carina e mi dirigo verso Villa Borghese (dove non mettevo piede da circa 6 anni) con Alessandro per questo magico evento. Non essendo proprio una sorcina, non avevo grandi aspettative per il concerto a dirvi la verità, e mi ero preparata psicologicamente a sopportare canzone su canzone e di esibire il mio finto entusiasmo ai momenti opportuni. In realtà ho scoperto che Renato Zero è uno showman e che sa benissimo cosa vuol dire organizzare un bello spettacolo, non mi sono annoiata un attimo e grazie alla mia ottima scelta di posti, mi sono goduta lo spettacolo comodamente seduta a pochi metri dal palco. L'unico rimpianto e di non essermi messa gli stivaloni perchè a una certa ora il freddo si è fatto veramente sentire, soprattutto ai piedi. Concertone a parte, domenica pomeriggio sono andata alla festa per il primo compleanno della mia figlioccia e non so perchè ma le feste per bambini mi stravolgono peggio degli eventi per adulti. Weekend impegnativo insomma, quindi una bella tregua a casalinga era d'obbligo.
Non è che da me le tregue si passano girando i pollici dopotutto, altrimenti avrei riempito il blog di cose interessantissime del tipo "mi sono alzata per farmi un panino", "Ridge è ancora indeciso sul dafarsi alla Forester", "Piove e mi sta crescendo il prato", e cose simili. La verità è che non c'è cosa migliore, per i periodi in cui sai che dovrai stare orizzontale, del lavoro, e per fortuna ce n'è tanto in questo periodo. Mi sistemo sul divano con i plaid, o a letto con il piumone, computer, tazza di thè e mi metto a tradurre, tic tac tic tac tic, finquando non torna Alessandro dal lavoro. Non ci sono orari, non ci sono persone che disturbano, quando vuoi la distrazione chiami un'amica e puoi fare le pause pisolino quando vuoi. L'unica cosa che determina quando mi sveglio in questi periodi di recupero è il cliente che mi butta giù dal letto con una chiamata al cellulare.
Bello, tutto bellissimo, solo che si rischia di dimenticare com'è fatto il mondo esterno e francamente dopo un po inizi a puzzare. Sono 3 giorni che non mi faccio la doccia, i capelli sono un ammasso ignobile simil-paglia e per fortuna Alessandro è troppo stanco dal lavoro e non nota che indosso la stessa tuta da altrettanti giorni (o almeno fa finta di non notarlo). Ho lo stesso fascino di un cammello con l'alitosi ed è arrivato il momento di agire! Non sono carica carica ma penso di essermi guadagnata una doccia e una passeggiata.
Oooohh, mi sono dimenticata di dirvi che una settimana fa mia sorella si è comprata la macchina nuova, quindi la mia macchina è tornata da me, quindi da ora in poi, quando dico "passeggiata" a meno che non faccia riferimento specifico a Tito, intendo un giro in macchina.
L'avevo già programmato a dirvi la verità, ed è per questo che ho mandato Tito in vacanza dai miei Sabato pomeriggio. Vedete, poco più di un mese fa avevo fatto un regalo ad Alessandro per il suo compleanno - un acquisto on line naturalmente - i biglietti per andare a vedere il suo idolo in concerto: Renato Zero in Piazza di Siena. Non ero proprio ai livelli desiderabili di forze quel giorno quindi il bastardissimus maximus l'ho mandato in campagna a respirare un po d'aria fresca, anche perchè Alessandro a partire da lunedì avrebbe fatto orario continuato al bar e sarei rimasta da sola a casa per tutto il giorno.
Sabato sera mi faccio carina e mi dirigo verso Villa Borghese (dove non mettevo piede da circa 6 anni) con Alessandro per questo magico evento. Non essendo proprio una sorcina, non avevo grandi aspettative per il concerto a dirvi la verità, e mi ero preparata psicologicamente a sopportare canzone su canzone e di esibire il mio finto entusiasmo ai momenti opportuni. In realtà ho scoperto che Renato Zero è uno showman e che sa benissimo cosa vuol dire organizzare un bello spettacolo, non mi sono annoiata un attimo e grazie alla mia ottima scelta di posti, mi sono goduta lo spettacolo comodamente seduta a pochi metri dal palco. L'unico rimpianto e di non essermi messa gli stivaloni perchè a una certa ora il freddo si è fatto veramente sentire, soprattutto ai piedi. Concertone a parte, domenica pomeriggio sono andata alla festa per il primo compleanno della mia figlioccia e non so perchè ma le feste per bambini mi stravolgono peggio degli eventi per adulti. Weekend impegnativo insomma, quindi una bella tregua a casalinga era d'obbligo.
Non è che da me le tregue si passano girando i pollici dopotutto, altrimenti avrei riempito il blog di cose interessantissime del tipo "mi sono alzata per farmi un panino", "Ridge è ancora indeciso sul dafarsi alla Forester", "Piove e mi sta crescendo il prato", e cose simili. La verità è che non c'è cosa migliore, per i periodi in cui sai che dovrai stare orizzontale, del lavoro, e per fortuna ce n'è tanto in questo periodo. Mi sistemo sul divano con i plaid, o a letto con il piumone, computer, tazza di thè e mi metto a tradurre, tic tac tic tac tic, finquando non torna Alessandro dal lavoro. Non ci sono orari, non ci sono persone che disturbano, quando vuoi la distrazione chiami un'amica e puoi fare le pause pisolino quando vuoi. L'unica cosa che determina quando mi sveglio in questi periodi di recupero è il cliente che mi butta giù dal letto con una chiamata al cellulare.
Bello, tutto bellissimo, solo che si rischia di dimenticare com'è fatto il mondo esterno e francamente dopo un po inizi a puzzare. Sono 3 giorni che non mi faccio la doccia, i capelli sono un ammasso ignobile simil-paglia e per fortuna Alessandro è troppo stanco dal lavoro e non nota che indosso la stessa tuta da altrettanti giorni (o almeno fa finta di non notarlo). Ho lo stesso fascino di un cammello con l'alitosi ed è arrivato il momento di agire! Non sono carica carica ma penso di essermi guadagnata una doccia e una passeggiata.
Oooohh, mi sono dimenticata di dirvi che una settimana fa mia sorella si è comprata la macchina nuova, quindi la mia macchina è tornata da me, quindi da ora in poi, quando dico "passeggiata" a meno che non faccia riferimento specifico a Tito, intendo un giro in macchina.
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