Come forse vi sarete immaginati, sono stata irreperibile questo fine settimana a causa degli effetti della manifestazione. Sono abbastanza sfinita, ma non tanto quanto temevo a dirvi la verità.
Con tutto il raffreddore e i dolori alle ossa sono riuscita a raggiungere il luogo della manifestazione in macchina insieme ad Alessandro, dove c'erano già un gruppo di amici ad aspettarmi. Ci siamo messi all'opera e abbiamo allestito il nostro piccolo sit-in nella piazza grazie alla collaborazione degli agenti fuori dal Ministero della Salute che hanno gentilmente fatto spostare delle auto per farci un po più di spazio. Mia madre aveva portato un vecchio copriletto da stendere per terra - il primo copriletto che lei e mio padre avevano comprato dopo essersi sposati e sopra al quale ho scattato le mie prime foto da neonata - sopra i sanpietrini faceva uno strano effetto. La mia amica, Roisin, ha portato con se un cartellone che aveva preparato al lavoro "La mia amica soffre della CFS" e mi ha commossa perchè quel giorno era il suo compleanno, e si era presa un giorno di ferie appositamente per stare in piazza per difendere i miei diritti. Vedere Alessandro accanto a me con il fiocco azzurro appiccicato sulla camica e con gli occhi lucidi, mia sorella, mamma, amici (persino una mia ex compagna delle medie), e amici di famiglia, mi ha riempita di orgoglio e un senso di gratitudine per il muro vero e proprio di persone che mi sostengono.
Ho provato un mix di emozioni mai sentiti prima, e l'idea che ad aspettarmi e a raggiungerci erano amici che erano partiti la mattina da Padova, da Torino, e persino dalla Sardegna, e che finalmente davamo sfogo pubblico di tutte le nostre frustrazioni e la nostra protesta, mi commuoveva così tanto che a malapena sono riuscita a finire il discorso al megafono, che ho letto davanti alla telecamera del TgR Lazio (misteriosamente mai mandato in onda).
Personalmente ho provato un senso di sollievo dopo quel discorso, come se il peso di tutti questi anni finalmente avesse trovato finalmente una via d'uscita. Come se neanche i miei peggiori pianti disperati di questi anni avessero davvero mai espresso ciò che provavo, come se quelle parole, scritte da Tiziana e da me durante queste settimane, raccogliessero tutti i fatti, tutte le paure, tutte le speranze che erano passati per la mia testa in questi quattro anni.
Mai mi sarei aspettata ciò che è avvenuto dopo. Più giornalisti di quelli che mi aspettavo hanno chiesto informazioni e hanno scattato foto, e gli agenti davanti al Ministero hanno personalmente negoziato un incontro tra noi e una delegazione del Ministero della Salute. Questo incontro è avvenuto in una sala riunioni al 1° piano del palazzo, dove io e Lory (una ragazza che soffre di Fibromialgia ma che nonostante tutto tira su un figlio di 6 anni) abbiamo sostenuto una discussione improvvisata con due signori, quasi incredule della serietà con cui affrontavano il problema. Con loro abbiamo stilato una lista di domande e richieste rivolte al Ministero e abbiamo aperto un contatto con uno di loro in particolare, il Dott. Luigi Patacchia, che vorrei ringraziare per la sua disponibilità e sensibilità al problema.
Sono fiduciosa e mi sento incoraggiata, non perchè mi aspetti una soluzione stile "bacchetta magica" ai mille problemi che affrontano i malati ogni giorno, ma perchè se una semplice iniziativa nata da Facebook e risultata in una quarantina di persone in piazza è riuscita a dare questi risultati, non c'è limite per altre future iniziative alle quali spero a questo punto che le Associazioni preposte daranno la loro adesione.
Nessuna battaglia al mondo, purtroppo, neanche la più sanguinosa delle guerre, esiste senza l'occhio dei media. Nessun risulato è davvero un risultato a meno che non vi sia un'efficace macchina d'informazione che lo comunica. Abbiamo dimostrato di potercela fare, e abbiamo dimostrato di potercela fare insieme. Ci siamo ripresi un pezzo di dignità, seduti su quella piazza per terra: E' stato un venerdì da ricordare, e me lo porterò nel cuore per sempre.
E' la ricetta femminile che cura quasi tutti i mali del mondo, ma purtroppo non tutti, anche se internet mi dà una mano per togliermi qualche sfizio ogni tanto e un vestito nuovo mi fa ancora sorridere. Se non hai mai sentito parlare della stanchezza cronica o se sei una veterana come me e vuoi condividere anche la tua esperienza diretta sull'argomento, cerchiamo insieme la verità all'insegna della leggerezza e la femminilità senza aver paura di sembrare superficiali.
Pagine
Cerca nel blog
Visualizzazione post con etichetta Fibromialgia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Fibromialgia. Mostra tutti i post
lunedì 4 ottobre 2010
sabato 11 settembre 2010
Postumi
Ieri mia sorella è venuta a portarmi la macchina. Quando mi sono ammalata lei l'ha "presa in prestito" e adesso è diventata indispensabile: è diventata una donna in carriera e la usa ogni giorno per lavoro e appuntamenti vari. In questa fase della mia malattia, abbiamo deciso di dividere la custodia del mezzo in modo che io possa riprendere dimestichezza con la guida, ora che non ho più la febbre e i problemi di concentrazione sono meno gravi. Ieri, considerando la festa di compleanno di giovedì sera - avevo dormito fino alle 2 di pomeriggio e mi ero fatta fare un massaggio - solita stanchezza a parte, mi sentivo abbastanza bene per portare mia sorella a casa e tornare. La raggiungo al parcheggio e la vedo pallida, non stava molto bene perché lei giovedì era stata ad un matrimonio - soffriva di postumi insomma. Mi racconta della sua giornata da incubo, cominciata con una nausea allucinante e mal di testa insopportabile, ma nonostante tutto svoltasi per intero tra ufficio e appuntamenti in varie zone di Roma.
"Stamattina mi sono chiesta se questo è come ti senti tu tutto il tempo" mi dice, dopo che ci siamo fatte una risata sugli episodi dalle rispettive serate. Ironicamente, ho pensato, non ha tutti i torti. Quando sono in modalità post-sforzo (passeggiata troppo lunga, gita al centro commerciale e altre belle cose) la mia malattia sembra una vera e propria sbornia - nausea, intestino irritabile, mancamenti, dolori, stanchezza, mal di testa - ma senza la festa, e con una differenza fondamentale. Per me l'opzione prendi un'aspirina e il Malox e vai al lavoro lo stesso non esiste, e non importa quanta acqua bevi - se non rimani sdraiata i sintomi peggiorano e non durano 1 giorno solo. Un'altra particolarità dei postumi da CFS e Fibromialgia è che non si manifestano necessariamente subito dopo "la festa", anzi. La maggior parte del tempo arrivano dopo più di 48 ore, e durano di più - anche 3 giorni - sicché devi pianificare le tue attività di conseguenza.
Oggi sto soffrendo di postumi "da tacco". Ho scelto un vestito lungo per la cena di giovedì per la festa di Alessandro, e per la serata ho infranto una regola d'oro: mi sono messa i tacchi. Non mi sono sbilanciata più di tanto, 5 cm di tacco quadrato per un sandalo che si abbinava così bene con le perline applicate al vestito che non ho saputo dire di no. Questi sandali me li sono fatti fare su misura in Thailandia (comodissimi), 6 mesi prima che mi ammalassi, durante un viaggio con mio padre, e da allora li avrò indossati 3 volte (poverini): era ora di farli uscire. Non era necessario metterli - sono già alta per conto mio - ma quella sera sembravano indispensabili. Non è stata una serata particolarmente attiva, forse sono stata un po troppo in piedi all'aperitivo, per salutare i tanti amici che sono venuti a cena con noi, ma sono stata parecchio seduta e non ho ballato. Eppure oggi (oltre 48 ore dopo) ho le gambe che sembrano fatte di marmo, pesantissime, e le ginocchia, anche, caviglie e schiena in preda alle punte di coltellini invisibili. Questo è un simpaticissimo postumo da tacco per il quale devo ringraziare la CFS e la Fibromialgia. Questi dolori non hanno nessun motivo di esistere secondo i medici - non ho i muscoli infiammati e non ho nessun gonfiore tipico da uno sforzo muscolare intenso - eppure eccoci qui, nonostante il massaggio favoloso somministrato ieri pomeriggio....
Il lato positivo della giornata è che la febbre non c'è (siiii), i linfonodi sono solo leggermente indolenziti ma non gonfi, mi reggo in piedi e non ho mal di testa, e sono incredibilmente sollevata che quell'idiota del pastore della Florida finalmente si è convinto a non bruciare il Corano. Ma cosa gli dice la testa a quel fanatico? Marcare un anniversario così atroce come l'11 settembre con un atto così barbaro e violento dal punto di vista ideale e culturale avrebbe se non altro prolungato i postumi del tragico evento, di cui soffriamo tutti, e ne avrebbe scatenati sicuramente altri. Bravi i membri della comunità internazionale che almeno sono riusciti a spegnere quel focolaio in Florida sul nascere: qualcuno spegnerà l'incendio dall'altra parte del Golfo...prima o poi?
"Stamattina mi sono chiesta se questo è come ti senti tu tutto il tempo" mi dice, dopo che ci siamo fatte una risata sugli episodi dalle rispettive serate. Ironicamente, ho pensato, non ha tutti i torti. Quando sono in modalità post-sforzo (passeggiata troppo lunga, gita al centro commerciale e altre belle cose) la mia malattia sembra una vera e propria sbornia - nausea, intestino irritabile, mancamenti, dolori, stanchezza, mal di testa - ma senza la festa, e con una differenza fondamentale. Per me l'opzione prendi un'aspirina e il Malox e vai al lavoro lo stesso non esiste, e non importa quanta acqua bevi - se non rimani sdraiata i sintomi peggiorano e non durano 1 giorno solo. Un'altra particolarità dei postumi da CFS e Fibromialgia è che non si manifestano necessariamente subito dopo "la festa", anzi. La maggior parte del tempo arrivano dopo più di 48 ore, e durano di più - anche 3 giorni - sicché devi pianificare le tue attività di conseguenza.
Oggi sto soffrendo di postumi "da tacco". Ho scelto un vestito lungo per la cena di giovedì per la festa di Alessandro, e per la serata ho infranto una regola d'oro: mi sono messa i tacchi. Non mi sono sbilanciata più di tanto, 5 cm di tacco quadrato per un sandalo che si abbinava così bene con le perline applicate al vestito che non ho saputo dire di no. Questi sandali me li sono fatti fare su misura in Thailandia (comodissimi), 6 mesi prima che mi ammalassi, durante un viaggio con mio padre, e da allora li avrò indossati 3 volte (poverini): era ora di farli uscire. Non era necessario metterli - sono già alta per conto mio - ma quella sera sembravano indispensabili. Non è stata una serata particolarmente attiva, forse sono stata un po troppo in piedi all'aperitivo, per salutare i tanti amici che sono venuti a cena con noi, ma sono stata parecchio seduta e non ho ballato. Eppure oggi (oltre 48 ore dopo) ho le gambe che sembrano fatte di marmo, pesantissime, e le ginocchia, anche, caviglie e schiena in preda alle punte di coltellini invisibili. Questo è un simpaticissimo postumo da tacco per il quale devo ringraziare la CFS e la Fibromialgia. Questi dolori non hanno nessun motivo di esistere secondo i medici - non ho i muscoli infiammati e non ho nessun gonfiore tipico da uno sforzo muscolare intenso - eppure eccoci qui, nonostante il massaggio favoloso somministrato ieri pomeriggio....
Il lato positivo della giornata è che la febbre non c'è (siiii), i linfonodi sono solo leggermente indolenziti ma non gonfi, mi reggo in piedi e non ho mal di testa, e sono incredibilmente sollevata che quell'idiota del pastore della Florida finalmente si è convinto a non bruciare il Corano. Ma cosa gli dice la testa a quel fanatico? Marcare un anniversario così atroce come l'11 settembre con un atto così barbaro e violento dal punto di vista ideale e culturale avrebbe se non altro prolungato i postumi del tragico evento, di cui soffriamo tutti, e ne avrebbe scatenati sicuramente altri. Bravi i membri della comunità internazionale che almeno sono riusciti a spegnere quel focolaio in Florida sul nascere: qualcuno spegnerà l'incendio dall'altra parte del Golfo...prima o poi?
Etichette:
11 settembre,
CFS,
Fibromialgia,
ottimismo,
politica,
postumi,
sintomi
Iscriviti a:
Post (Atom)
Post più cliccati
- Facciamo il punto sulla X
- I Ricordi e il Caso
- Nuove scoperte: il segreto è nella spina!
- La Battaglia è Donna
- Approfondimenti sul significato della ricerca
- Tutti in libreria!
- Preallarme
- Un Venerdì da Ricordare
- Casilinghe disperate d'Italia: provate a farlo con la CFS, poi ne parliamo
- Ahh, la beata normalità!!