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sabato 22 gennaio 2011

Dilemma Dispendio Energetico

Ciaoo....eccomi, dopo 13 ore di sonno dopo un Venerdì così casalingo che più di così non si può. Tito ci ha graziati e, dopo le meravigliose medicine prescritte dalla veterinaria, mi ha permesso di dormire senza interruzioni. Miracolo!! Grazie al massaggio, ora sono un po meno fiacca e dolorante di ieri e mi trovo davanti ad un classico caso di DDE: Dilemma Dispendio Energetico.

E' Sabato e oggi è il 40esimo compleanno di un nostro amico, sarei rimasta a casa a ricaricare le batterie un altro pochino ma la voglia di socializzare sta prendendo il sopravvento. I compleanni sono splendide occasioni perchè puoi vedere assolutamente tutti i tuoi amici in una volta sola, e ricaricare quella parte della tua personalità che tieni nel cassetto quando stai ricaricando il tuo corpo. Ecco un lato del dilemma.

Dall'altro... c'è il timore vivo e vegeto di ritrovarmi con un'altra settimana a letto con la nausea e dolori come questa e, come se non bastasse questa casa è un disastro! Il pavimento ha le impronta di fango incrostato delle zampette di Tito, e tutti i panni che sono riuscita a lavare lunedì sono ancora stesi e andrebbero stirati (sono in guerra con la donna delle pulizie). Ovviamente non mi potevo muovere oggi se volevo avere almeno la speranza di uscire stasera, quindi mi sono limitata a contemplare il da farsi dal divano nell'attesa di uscire per un massaggio. Ovviamente c'è anche il fatto che se esco stasera le probabilità di poter far fronte alla situazione domani sono proprio minime e quindi se ne dovrà parlare lunedì o martedì, e non sono proprio sicura che Ale riuscirà a sopportare la situazione per così tanto tempo. Sta lavorando come un mulo grazie ad un recente ammutinamento di personale al bar e non avrà sicuramente voglia di sistemare casa durante l'unico giorno di pausa che ha...ma certamente preferirà vedere me vestita decentemente e truccata rispetto alla casa immacolata, non credete?

Ufffff...so benissimo che domani me ne pentirò, ma 1) oggi mi sono riposata 2) ho fatto un massaggio stupendo e rigenerante, 3) grazie a questa settimana di esaurimento e la nausea ho perso 1 kg (sempre ricordarsi di quei rarissimi lati positivi della CFS), 4) non vedo Alessandro fuori dalle 4 mura da Domenica scorsa e ho paura che inizierà a confondermi con il piumino se non faccio almeno lo sforzo di uscire con lui. Per i motivi di cui sopra, me la rischio e me ne infischio! Ehi, non so se l'avete notato, ma nello spazio di un solo post, sono riuscita a coniare un nuovo acronimo E un nuovo slogan...niente male per una giornata di recupero, di solito non m'invento proprio niente. Significherà che sto riprendendo possesso delle facoltà mentali o che sono semplicemente troppo innamorata dei miei pensieri senza senso? A voi il verdetto.

domenica 26 settembre 2010

Assetti Astrali e Casalinghi

"Avete in mente grandi cose, ma non potete realizzarle in un baleno, come vorreste. Perciò, armatevi di una buona dose di pazienza!"

Cito testualmente il mio oroscopo del giorno da MSN (noto astrologo e altamente affidabile), perchè per una volta "c'ha azzeccato". Non so se è il cambio di stagione - ho rimesso il piumino sul letto e sono tentatissima dai calzettoni di lana - o se è semplice sindrome domenicale, ma ho un impulso irresistibile di rivoluzionare il salotto. Non so se questo si qualifica per il podio delle "grandi cose", ma per me è un traguardo molto ambito.

Non vi preoccupate, l'idea non nasce da smanie d'insonnia (mi riferisco a "Squilbri normali o ormonali"), ma da un'attenta riflessione maturata in queste ultime settimane. Dopo un anno in questa casa, non ho mai trovato il tempo per cercare di aggiungere una zona da pranzo nel mio salottino, ma penso finalmente di esserci arrivata. Questo è un chiarissimo sintomo di miglioramento...dopo tutto se hai tempo e voglia di cambiare le cose, significa che almeno hai le energie per pensare! Purtroppo però non ho le forze per spostare i divani dall'altra parte della stanza, e tantomeno le tecniche per staccare la TV dal muro (queste doti d'altronde non penso di averle mai avute), quindi prima di mettere in atto il grande piano che ho in testa dovrò aspettare i rinforzi.

Già è tanto che per oggi sono riuscita a convincere Alessandro della grandezza del mio progetto, e un divano lo ha già spostato lui per prendere le misure. Ho selezionato i possibili candidati low-cost per il tavolo da pranzo e il mobile per la televisione dai cataloghi che tengo come una maniaca in una pila sul tavolino, mi sto adoperando per studiare maniere low cost e low-sforzo per attuare il piano (tira fuori l'agenda di amici del mestiere e invitali a pranzo, eccetera eccetera), e sto anche studiando un modo per sistemare l'illuminazione. Chi l'ha detto che stare a casa tutto i giorno è noioso? Non si sa mai, ma oltre ad essere una traduttrice e blogger malaticcia, forse avrò anche un futuro nell'interior design...

Insomma, l'obbiettivo è di avere un angolo da pranzo decente per Natale e ho tutte le intenzioni di realizzarlo, per non ripetere lo scenario che si ripropone ogni volta che invito gente a cena alla mia maniera durante l'inverno. Non sopporto dover far spostare il tavolone di plastica (tristissimo) dentro il salotto dai miei ospiti, mi sento una zingara e odio la sensazione di accampamento che si crea con i mobili da giardino in casa.

La pazienza non è esattamente il mio punto forte ma vedrò di trovarne un pochino come consiglia l'astrologo ma, essendo un Capricorno, la vedo dura...

giovedì 26 agosto 2010

Casilinghe disperate d'Italia: provate a farlo con la CFS, poi ne parliamo

Ieri sera ho fatto quattro chiacchiere con Linda, una signora che soffre di CFS, ma che, come tante, deve fare i conti con le proprie responsabilità casalinghe e bilanciarle con il suo tentativo di migliorare la sua salute. E' vero che, quando trascorri l'80%, o addirittura il 100% del  tuo tempo in casa, e sei in continuo contatto visivo con i panni da lavare, quelli da stendere, quelli da stirare, la polvere sul mobile, il calcare che s'impadrona del vano doccia, e altre scene inquietanti che pervadono la tua casetta, la tentazione di prendere in mano quell'aspirapolvere super turbo è più forte di te. I guanti di gomma magari prometti d'infilarteli solo per lavare 2 piatti, ma poi finisci per pulire tutta la cucina e non riesci ad alzarti la mattina successiva. Mi è capitato più di una volta di fare quest'errore madornale, nella speranza di ricevere chissà quale medaglia al valore casalingo da Alessandro, ma il risultato è sempre lo stesso: torna a casa e la vede super-splendente...poi trova sua moglie agonizzante a letto.
E' importante saper dosare le forze e trovare dei sistemi, asseconda delle proprie possibilità, per evitare questi scivoloni, che spesso mi costano settimane e settimane di dolore fisico, febbre e malessere generale. Io personalmente ho una signora che viene per fare le pulizie e stirare 1 volta a settimana, ma quando lei non può o io sono al verde chiedo una mano a mia madre o mia suocera. Io, durante l'arco della settimana, faccio una o due lavatrici e le stendo, ma poi non faccio più niente, almeno per un giorno. Se proprio non riesco a resistere ad una macchia di calcare sul lavandino o a qualche pelo del cane sul pavimento, le mie armi sono quelle salviettine già umidificate con il detersivo da tenere in bagno e cucina oppure il mitico Swiffer per i peli del cane. Poi certo, c'è sempre Alessandro che mi da una mano....è ottimo per spolverare i piani alti del mobile e per portare fuori la spazzatura.
Un grosso vantaggio che ho è la lavastoviglie, un bene che ho ereditato con la casa nuova e che se non avessi mi farei regalare per il compleanno e natale messi insieme: chiamerei tutti i miei amici e parenti e direi di non volere nient'altro, solo questo, quindi organizzassero la colletta. Online quelle più piccole costano sui Euro 290 e trovi pure che te la portano a casa e l'istallano. Grazie a questo fantastico aggeggio, che ho imparato letteralmente ad amare, posso lasciare che i piatti si accumilino in lavandino e caricarli quando me la sento. E posso persino farlo da seduta! Prima di avere questo lusso, cercavo di sedermi anche davanti al lavandino (ci sono delle seggiole regolabili che ti possono dare una mano) per lavarli senza sforzare troppo le gambe.
L'elettrodomestico secondo me il più ambito sulla faccia della terra, e che ho avuto modo di sperimentare per una settimana, è il Robot aspirapolvere. E' geniale! Peccato che costa più di un computer e quindi mi sono limitata alla settimana di prova a l'ho salutato con le lacrime agli occhi. Quel robottino sarà mio un giorno, e ho sentito che ha anche un fratellino che passa lo straccio.
Sono grata alla provvidenza che mi ha dato la possibilità di almeno avere delle forze da gestire, e bisogna sempre ricordarsi che altri pazienti non hanno neanche la forza di alzarsi a fare una doccia, e loro hanno tutta una serie di altre priorità. Parlando con questa signora dei miei "sistemi" di distribuzione di lavoro nell'arco della settimana e del giorno, mi è venuta in mente l'immagine buffa del quadro domestico in cui è cominciata la mia malattia, in cui neanch'io avevo ancora le forze di alzarmi dal letto.
Dovete sapere che l'ironia della sorte ha voluto che io cominciassi a stare male circa 3/4 mesi dopo che sono andata a convivere con Alessandro. Poverino, l'ho proprio fregato! Non è che io avessi doti spiccate da casalinga neanche prima, anzi. A casa non ci mettevo quasi mai piede, ero sempre al lavoro o in giro. E meno male: la "casa", se così si poteva definire, era un monolocale di 24mq.
Il monolocale, a pensarci bene, è la dimensione ideale per un paziente di CFS in fase acuta. In questa stanza,  dove il letto matrimoniale dominava l’80% della superficie, avevo immediato accesso al tavolo da pranzo/d’ingresso solo 1 passo, pensate. La cucina, anch’essa a circa un passo e mezzo dal piede del letto, consisteva in un armadio contenente un paio di piastre elettriche per cucinare e senza forno, un lavandino e qualche scaffale, quindi non richiedeva tanti sforzi fisici quanto una fantasia spiccata per adattare tutte le ricette ad un’unica padella. 2 padelle (una grande una piccola), 2 pentole (una grande una piccola), 4 piatti, 4 bicchieri , qualche stoviglia e 4 utensili, tutti sistemati nello scolapiatti sopra il lavandino. Sembrava una di quelle cucine finte con cui giocavo da bambina, solo che quelle avevano un forno. Il frigorifero: non molto più grande di un minibar di un albergo. Il bagno era a un altro passo e mezzo dall’altro lato del fondo del letto, ed era piuttosto spazioso rispetto al resto della "regia". Sul lato opposto all’ingresso, disponevamo di un terrazzino abbastanza grande da poterci sedere fuori e mangiare d’estate con una lavatrice, tutto a più o meno un passo di distanza. Il vero asso nella manica della proprietà era un bel sistema costituito da un armadio a muro costruito a ponte sopra il letto, e di una serie di scaffali utili per riporre oggetti e libri. Un bel nido d’amore per una coppia che lavora, ma non proprio interessante per una persona che trascorre lì il 95% del proprio tempo (l'altro 5% del tempo all'epoca lo trascorrevo tra ospedali, medici, specialisti vari). La situazione si complicò ulteriormente quando, spinti dal mio bisogno di compagnia e dal bisogno di un cagnolino abbandonato, decidemmo - si fà per dire, Alessandro ovviamente tentò qualche protesta ma utilizzai le tecniche più rompiscatole che conosco per farlo crollare - di adottare Tito, anche se sarebbe stato il mio compagno a portarlo fuori la maggior parte delle volte. Era letteralmente una situazione di 2 cuori e una capanna, o meglio: due cuori, un cane e una capanna..
Ora che siamo stati ancora più fortunati e siamo riusciti a comprarci un appartamento decisamente più grande con l'aiuto dei miei genitori, spesso rimpiango un pochino quel monolocale quando penso alle pulizie da fare...ora è tutto più complicato, ma almeno adesso quando non voglio vedere la pila di piatti e i fornelli sporchi ho sempre l'opzione di chiudere la porta!
Voi come fate? Sono sempre alla ricerca di suggerimenti pratici per raggiungere quell'ambito equilibrio tra casa pulita e CFS sotto controllo..
Un bacio a tutte