martedì 26 ottobre 2010

Ahh, la beata normalità!!

Venerdì ho avuto una giornata "normale"!!! Mi sono svegliata per un'ora ragionevole (le 10), e mi sono detta: è arrivata l'ora di fare una prova, oggi non provo neanche a dosare le forze, come faccio sempre di solito e in particolare ogni Venerdì, gettiamo la maledetta cautela al vento una buona volta e sfidiamo 'sta belva a viso aperto. Tito non c'è, è a casa di mamma, perciò se ti va male pazienza, te ne starai a letto, ma ora combatti e vediamo fino a dove arrivi.

Percui anziché rimanere a letto mi sono alzata, vestita, e ho lavorato per 6 ore consecutive. Sono andata a farmi un massaggio (bisogna pur armarsi), ho raggiunto Ale al bar dove ho fatto l'aperitivo e poi siamo usciti fuori a cena con degli amici. Una cena in cui ho mangiato volentieri, senza nausea ne mal di testa (abbastanza miracoloso) e mi sono come "riconosciuta". Quella non era Valentina? Quella che queste cose le faceva tutti i giorni senza battere ciglio?  E' stato meraviglioso ritrovarla, anche se è stato solo per una serata, e mi sono goduta un Sabato di nullafacenza come premio, indolenzita sì, ma pentita mai. Bello, bello, bello, bellissimo!!! Valentina sta mettendo la CFS in difficoltà e si gode pienamente la vittoria di questa piccola battaglia! La guerra è ancora aperta ma ho forzato il blocco e mi sono portata a casa una bella serata!!

Verso le cinque di pomeriggio di Sabato, quando finalmente mi sono alzata, ho sentito un impulso passando davanti allo specchio del bagno, e in particolare un impulso violento verso i miei capelli. Stavo per strapparmeli con la spazzola poi mi sono fermata, mi sono guardata nelle palle degli occhi e mi sono detta: sei indolenzita, è vero, ma sai benissimo che hai bisogno di spuntare la chioma selvaggia e che hai una macchina per andare dal parrucchiere. Nulla deve mettersi tra te e una capigliatura decente!! Alza il didietro e datti una mossa, non ti ricordi quello che sei riuscita a fare la settimana scorsa? Non hai la febbre, ti reggi in piedi, non c'è nessun motivo valido per impedirti di andare da Steve (il cugino di Alessandro, parrucchiere bravissimo), tranne la tua paura di stare male! Alzo il telefono prima di cambiare idea, sempre fissandomi allo specchio. Il caso (ma era ovviamente il destino) vuole che ha un'ora libera prima della chiusura e può concedermi un'appuntamento alle sei e mezza. Accetto, m'infilo in doccia per una sessione casalinga di percorso Kneipp - alterno getti di caldo e freddo per far salire l'energia - e mi butto in macchina prima di perdere il coraggio. 2 ore dopo, ho un nuovo taglio di capelli, e cosa fa una ragazza con un nuovo taglio di capelli? Non va a casa? No, non ci sono andata a casa, sono andata al bar da Alessandro per farmi vedere. Arrivo e lui è prossimo alla chiusura, e c'è una mia amica con la sua bimba di 4 mesi (sì, ho un entourage di amiche che producono figli a manetta...ma vorrei sottolineare che sono la più giovane del gruppo quindi non mettetemi sotto pressione), quindi mi metto seduta per spupazzarmela un pochino.

Ale mi chiede cosa vorrei fare...la realtà è che sono spompata, non ho fame e ho un po paura, ma ho preso questa sfida molto sul serio e mi chiedo cosa potrei reggere...un cinema? Saranno 3 anni che non andiamo al cinema? Andiamo al cinema. Benvenuti al Sud e poi casa...e una volta arrivata a casa, dopo un paio d'ore a litigare con i muscoli che letteralmente ballavano - acquistano una vita propria, i muscoli sopra al ginocchio, e iniziano a saltare, come se avessi preso una scossa - mi addormento con la preoccupazione di non riuscire a godermi domani.

Domenica quello con tantissima voglia di fare era Ale, e dopo un paio d'ore senza che io dessi un segno di vita, mi sveglia aprendo la finestra e con la smania da frigo vuoto mi annuncia che andremo al supermercato. Il supermercato?!? Ma nooo!!! Io categoricamente evito ogni genere di capannone di grossa superficie: il supermercato (mando sempre qualcuno), ospedali (tranne in casi estremi), centri commerciali (tranne per acquisti mirati), e aeroporti. Quando viaggio uso la sedia a rotelle per non rischiare letteralmente le gambe per le vacanze, e penso seriamente che i centri commerciali italiani dovrebbero mettere a disposizione delle macchinine elettriche per invalidi come fanno in America...a malapena le persone sane riescono a completare il giro di Porte di Roma, pensate un po i CFS-positivi!! Pensate un po quanto mi andava di andare al supermercato!! Vi dico solo che sto andando avanti con un orrido bagnoschiuma da uomo al "profumo" di Pino da settimane perché appunto se ho energie che "avanzano" non le vado mica a regalare in un posto del genere, piùttosto vado dal parrucchiere, a trovare un'amica, fuori a cena... o rimango a letto a fare cose più idonei ad una domenica mattina...

Propongo quest'ultima carta ad Ale con uno sguardo tra il languido e il disperato ma oramai non lo convincevo, odiavo dirgli di no e mandarlo da solo (come faccio di solito del resto). Ricordandomi della mia sfida, mi alzo a fatica, e penso di aver detto "ahia!" almeno venti volte tra l'abbandono del cuscino amico e l'operazione "infiliamoci i pantaloni". Sciacquo il viso, cercando di discernere allo specchio se quella lì era la stessa Valentina di ieri pomeriggio e, piega un po' sconvolta a parte, concludo che con un po di correttore per occhiaie la risposta è sì. Al supermercato la mia preoccupazione primaria è di tornare a letto il prima possibile, ma la triste ed ovvia verità e che la Domenica mattina è la peggiore in assoluto per affrontare i tortuosi meandri del discount. Notavo però che se mantenevo un'andatura regolare non soffrivo, il problema era stare ferma: mi faceva star male, non so perchè. I muscoli si ribellavano in posizione stazionaria, e la testa non era da meno, girava, mi veniva la nausea e quindi mollo Alessandro al banco alimentare e mi metto a girare come una trottola a raccattare tutte le cosette che lui di solito si dimentica di prendere, incluso un preparato per torte - era da giorni che mi andava di fare una torta al cioccolato. Arriviamo a casa, riesco a rendermi utile nell'operazione scarico merci in frigo, e mi butto finalmente sul divano!! Ahhh!!!

Mi alzo dal divano solo quando arriva un certo languorino e mi balena il ricordo di quel preparato per dolci..perchè no? 3 uova, 200ml di panna, sbattitore e 45 minuti in forno e il gioco è fatto: una scorta ipercalorica per i tempi duri che arriveranno....Preparo una bella cenetta dopo un'altra sosta riposo, sempre memore della mia sfida che oramai è diventata "finché non crollo non mollo", giusto per dare un tocco finale alla mia operazione kamikaze.

Oggi sono molto provata, e felicissima di avere il frigo pieno perchè ho lavorato in pigiama tutto il giorno senza lasciare il campo base. Ma devo dire che mi sono sentita peggio, e francamente mi aspettavo peggio. I dolori alle gambe sono lì, ma minimi rispetto alla settimana scorsa, e non sento quella fiacchezza costante e fastidiosa se non sto troppo in piedi. Diciamo che oggi ho fatto una sosta di precauzione. Domani vado a prendere la mia prova finale: Tito! Il povero cagnolino (che in realtà povero non è perchè ha ben 2 case) è sempre un impegno quotidiano di cui ho fatto a meno in queste 2 settimane e mi chiedo come andranno le prossime due con l'obbligo passeggiata. Ma mi manca tanto e spero di riuscire a gestirlo da sola finalmente...ricordo quante volte mi sono sentita così speranzosa, e poi sono rimasta delusa. Ma non posso negare che i miglioramenti spiccati di questi mesi non sono mai successi, a forza di fare massaggi mi sto riprendendo dei pezzi di normalità, di serenità, di cui veramente sentivo il bisogno. La Valentina di una settimana fa avrebbe lasciato Tito un'altra settimana per riprendersi da una weekend così attivo, ma questa qui vuole vedere dove cavolo può arrivare. Ho un dolce al cioccolato che se non torna il mio personal trainer si parcheggierà sulle mie chiappe da qui a Natale e non ho intenzione di permetterglielo.

Sto iniziando a vedere la fine del tunnel, e la luce in fondo che rappresenta la remissione. Spero tanto che non sia un'illusione ottica e che questo non sia un miglioramento temporaneo, ma piccolo passo dopo piccolo passo, in questi anni questi progressi li ho guadagnati e quindi posso dire - almeno per questo fine settimana - che mi sono goduta la sana, bella, stupenda, impalpabile ebbrezza della normalità (corna facendo, toccando ferro e tutti gli scongiuri del vocabolario).

7 commenti:

  1. Vale, tutto ma il bagno schiuma di Pino NO... davvero così non ti puoi ridurre!!
    ;-)

    Brava cara!!

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  2. Concordo con Silvia, il pino è veramente troppo! Corri a fare shopping!!!! ;)

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  3. brava Vale! ho avuto anch'io qualche week end "normale" a settembre, riposandomi molto in settimana e mi hanno ricaricata di energie mentali! adesso sono di nuovo giù ma il ricordo di quei momenti (i primi dopo quasi 2 anni)ma sta dando la forza per riprendermi da quest'altra batosta (mi sono presa l'epatite b chissà come...figurati come sto...) un bacione

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  4. Lo so lo so, ho toccato il fondo, e tra il preparato per dolci e le altre cose da prendere al supermercato mi sono pure dimenticata di prendere un bagnoschiuma decente, sarà la mia missione per domani!!
    China ;)) non so come sia possibile di preciso, ma sono tremendamente felice di questo balzo in avanti quest'anno. La sensazione netta di aver piazzato un colpo alla CFS è fantastico, ma certo bisogna tenere i piedi per terra per non soffrire troppo eventuali tracolli (ne ho visti già un paio e so com'è la sensazione: uffi ora devo ricominciare da capo!!)

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  5. Evviva! Ogni tanto bisogna buttarsi anche a "ri-pensarsi" normali. Bisogna fare delle prove, e se va bene va bene, se va male va male. Hai fatto benissimo. :o) Sei stata brava. Ma Silvia ha ragione: urge un nuovo bagnoschiuma. LOL

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  6. sono felicissima è davvero confortante...io sto piano piano uscendo da un mix di cfs+influenza durato un mesetto...capelli pietosi che hanno bisogno di una sforbiciata ma sicuramente di un triplo lavaggio con shampoo alle erbe. Ma oggi un colpo di coda alla cfs l'ho dato ank'io...e sono finalmente riuscita a stirarmi un po' di roba ascoltanto musica e canticchiando...non sembrerà entusiasmante ma x me lo è stato. Un abbraccio Anna Amedeo

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  7. Avete ragione, Giada e Anna, bisogna celebrare queste conquiste senza pensare troppo alle conseguenze. Rendono le giornate "no" quel tantino più sopportabili.

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Grazie per i vostri commenti.